Cosa mangiano i pappagalli
La maggior parte dei pappagalli in vendita, vengono nutriti a semi di girasole e acqua.
E’ molto comune nutrire gli uccelli in questo modo, essendo il girasole un alimento poco costoso e molto amato dai pappagalli ma pochi sanno che esso contiene molti grassi e poco nutrimento, come anche i mangimi a base di semi misti.
Con questo tipo di dieta si possono causare la degenerazione grassa del fegato, e una morte prematura del pappagallo. Perciò non devono costituire la base della dell’alimentazione dei pappagalli, ma possono essere dati in piccole quantità solo come supplemento.
Per cambiare il tipo di dieta è necessario procedere in modo graduale. Ecco come tre step fondamentali da seguire per variare l’alimentazione dei pappagalli:
- Non togliere all’improvviso i semi, ma, controllando che il pappagallo abbia cominciato ad accettare altri cibi, diminuire la quantità dei semi fino ad eliminarli quasi del tutto. I pappagalli tendono ad essere molto diffidenti verso i cibi nuovi, e se non accettano subito un alimento, insistete, e magari alla decima o ventesima volta che gliela offrite l’accetteranno.
- Bisogna rendere il cibo invitante e piacevole, offrendo una scelta di legumi, verdura e frutta, caso mai di colori contrastanti.
- Potete stimolarli ad assaggiare qualcosa se lo mangiate di fronte a lui, cercando di dimostrargli quanto è buono e quanto vi piace. Si sta ancora studiando quella che potrebbe essere una dieta ideale per pappagalli, e se ancora non si sa tutto, sono stati fatti molti progressi. E’ accertato che un’elevata quantità di grassi, sale e zucchero sono dannosi, perciò quello che mangiamo noi gli va dato solo occasionalmente ed in piccolissime dosi.
Dieta base corretta per il pappagallo
Indicativamente, una dieta base corretta dovrebbe essere composta da:
Tutti i legumi vanno cotti,
(se secchi lasciateli ammollo nell’acqua per almeno 6 ore), ad eccezione dei piselli e dei fagiolini.
I fagioli di soia vanno bolliti per almeno 1 ora e mezza
Grano saraceno, miglio, orzo, grano duro e tenero,riso e pasta, meglio se integrali, sia crudi che cotti.
Specialmente quelle ricche di vitamina A, carote, zucca, foglie di broccoletti crudi. Patate dolci americane leggermente cotte. Altre verdure, anche se meno nutrienti, come peperoni rossi, pomodori, cavolfiore, mais, patate, sedano, (eliminando la parte verde o i germogli in quanto contengono solanina).
Mele, pere, albicocche, pesche, prugne, ciliegie e mango tutte senza il nocciolo. Melone, uva, banane, agrumi, kiwi, papaia, melograno e frutti di bosco possono essere dati con i semi.
I Germogli
I germogli sono un ottimo alimento ricco di vitamine, anche se è necessario prestare attenzione durante la germogliazione perchè potrebbero sviluppare muffe che sono tossiche. I semi più adatti sono tutti quelli dei cereali, (grano, grano saraceno, miglio, farro, riso, ecc.) ed anche quelli di girasole.Per far germogliare i semi, metterli ammollo nell’acqua per 24 ore, poi sciacquarli bene 2 o 3 volte, scolarli e metterli in un recipiente chiuso, come un barattolo di vetro o su un piatto con un rovesciato sopra. I semi germoglieranno in poco tempo ( circa 3/4 giorni).
Se integrate l’alimentazione dei pappagalli con germogli dovete ricordare di lavarli e sciacquarli almeno 3 volte al giorno e subito prima di darli al pappagallo, il lavaggio evita la crescita di batteri e muffe. Non dimenticate di lavare con attenzione anche i recipienti dove inserire i germogli.
Vanno dati appena si vedrà il piccolo germoglio uscire dal seme, perché quello è il momento in cui è più ricco di sostanze nutritive. I germogli ammuffiscono rapidamente per questo non vanno lasciati per molte ore a disposizione del pappagallo, ma solo per un paio di 2 ore, dopodichè vanno tolti.
La dose consigliata per pappagallo è di circa 1 cucchiaio di germogli, essi possono essere utilizzati anche per abituare gli uccelli ad accettare cibi freschi.
E’ importantissimo fare attenzione quando si preparano i germogli, soprattutto nei mesi più caldi quando la crescita batterica si moltiplica.
Infatti è possibile disinfettarli prima della somministrazione, lasciandoli a mollo in acqua per 30 minuti o facendoli bollire per 20 minuti, o utilizzando un disinfettante per poppatoi, acquistabile in farmacia, a base di sodio cloruro e ipoclorito.
Quali cibi dare in quantità limitata al pappagallo
Come ogni altro animale anche il pappagallo, come abbiamo visto deve essere nutrito in modo corretto, ha dei cibi che devono essere dati in quantità limitata ed occasionale e sono:
- Noci, nocciole, mandorle , frutta secca, semi misti.
- Yogurt magro, formaggio, uovo sodo con il tuorlo ben cotto.
- Le arachidi vanno sempre sbucciate.
- Il mais per pop corn, bollito per un’ora e mezza o due ore, è amatissimo dai pappagalli ed è ottimo da mischiare a insalate di legumi, al riso ed anche alla frutta.
- Se possibile, comprate gli alimenti nei negozi di prodotti a coltivazione biologica.
- Pesticidi ed anticrittogamici possono alla lunga causare intossicazioni. Sbucciate la frutta, specialmente quella esotica, e lavate bene quello che non si può sbucciare lasciandolo a mollo per circa 15 minuti in acqua e bicarbonato, e risciacquare.
- I cereali e legumi cotti possono essere congelati suddivisi in porzioni giornaliere, e poi riscaldati a bagnomaria o al vapore prima di usarli.
- Si stanno iniziando ad importare anche in Italia degli ottimi mangimi pellettati specifici, da supplementare con verdura e frutta.
- L’acqua deve essere cambiata almeno una volta al giorno, ma anche più spesso se vedete che non è pulita.
- Nei mesi caldi, bisogna fare particolare attenzione ai cibi freschi che si deteriorano rapidamente.
- Non nutrirli con omogeneizzati o farine prodotti per neonati e bambini perché hanno un contenuto di ferro troppo alto.
- Se il pappagallo ha una dieta sana e completa, non supplementarla con vitamine, a meno che il veterinario non ne abbia riscontrato la carenza. Dosi eccessive di vitamine possono causare problemi di salute. Non vanno comunque mai somministrate nell’acqua.
Alimentazione dei pappagalli: consigli utili
Cercate di variare gli alimenti per renderli più interessanti come segue:
- Zucca a pezzetti, riso integrale, peperoncini rossi piccanti, e fagioli.
- Fagioli misti, pastina e piselli crudi.
- Insalata fatta di arancia, noci a pezzi, mela e banana.
- Mezza fetta di pane integrale abbrustolito e spezzettato, uno o due cucchiai di yogurt magro, e un frutto o una carota grattugiati.
- Insalata di carote, riso e peperoni.
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Ai pappagalli, in genere, piacciono molto i cibi caldi e cremosi, che potete dargli con un cucchiaino o anche con un dito. Quasi tutti gli alimenti elencati, possono essere frullati o grattugiati aggiungendo dell’acqua o succo di frutta , se troppo densi e della farina di mais o di riso se troppo liquidi. Il tutto scaldato poi a bagnomaria. Nutrire un pappagallo seguendo questi consigli, rafforzerà anche il legame che ha verso di voi.
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La dieta base dovrebbe avere un totale di circa il 15% di proteine ed il 5% di grassi per i pappagalli di piccola e media taglia. I Cacatua hanno un fabbisogno di grassi di circa l’8%, e le Are di circa il 22%. Questi grassi vengono forniti somministrando quotidianamente una quantità maggiore di noci e nocciole, nel caso delle noci assicurarsi che non sia ammuffite o rancide.
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Da evitare: tutti i grassi e le proteine di origine animale.
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E’ importante che la dieta sia variata.
Il pappagallo non deve mangiare solo il suo cibo preferito, perché anche se è sano, non può fornirli tutti gli elementi nutritivi fondamentali.
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